TOKYO - La batteria del notebook si è inesorabilmente esaurita? E non c'è tempo per ricaricarla, magari perché al gate hanno chiamato il volo o la riunione è imminente. Nessuna paura di rimanere a secco. Sta arrivando una tecnologia che permette di ricaricare il pc portatile in soli 10 minuti. Si chiama Scib (Super charge ion battery) è stata sviluppata da Toshiba originariamente per alimentare bici e scooter elettrici. Si tratta di una "cella di energia" che offre lunga durata e tempi di ricarica molto brevi: è dunque l'ideale per mezzi elettrici e notebook. Del resto Toshiba sta scommettendo anche sulle celle a combustibile per ailimenatre i computer portatili.
Lo zaibastu della tecnologia conta di introdurre la tecnologia Scib nei suoi personal computer portatili nel prossimo futuro. Permettere di ricaricare fino al 90 per cento le batterie del portatile. Il notebook così resta davvero mobile e indipendente dal filo della corrente. Una bella comodità anche perché tra processori multicervello, wi-fi, Bluetooth e schermi di grandi dimensioni l'autonomia dalla presa elettrica si riduce drasticamente: un bel controsenso in un mondo digitale dove la mobilità e la ultraportabilità sono diventati un valore chiave, come dimostra il successo dei netbook, i computer bonsai nella cui arena è entrata anche Toshiba con un modello siglato Nb100.
La batteria a carica ultraveloce è solo una delle innovazione che Toshiba ha messo in vetrina in occasione del Salone Ceatec di Tokio.
Fra queste spicca la prima unità di memorizzazione Ssd (Solid state disk) da 250 giga. In questo modo si possono realizzare notebook senza disco fisso, a basso consumo e silienziosi, la cui capacità non ha nulla da invidiare ai modelli con disco rigido tradizionale, ma anche digital media player piccoli e leggeri ma con una memoria da elefante.
Sono molti i vantaggi dei Solid state disk: nessun meccanismo, nessun motore, nessuna microtestina che «vola» su sottili dischi magnetici sigillati perché un granello di polvere li distruggerebbe. E anche niente rumore: silenzio assoluto e robustezza, al contrario degli dischi fissi che quando subiscono urti sono dolori tant'è che i migliori notebook montano una sorta «paracadute» digitale. I vantaggi dello stato solido sono anche energetici e prestazionali. Gli Ssd consumano meno energia e questo si traduce in una maggiore durata delle batterie. Inoltre, il tempo di accesso ai dati è superiore a quello dei tipici Hdd montati nei notebook e nei desktop di classe mainstream. Gli Ssd pesano nettamente meno rispetto ai dischi fissi e questo vuol dire computer ultraleggeri e ultrasottili. Si tratta di una tecnologia innovativa, che ha reso possibile la creazione di notebook ultrasottili come il Lenovo ThinkPad X300 o la costruzione di un capolavoro di stile come il MacBook Air di Apple.
Il successo sul fronte delle memorie a stato solido di Toshiba contrasta con la sconfitta subita sul fronte dei dischi ottici. Il gigante del Sole levante ha, infatti, perso la battaglia degli standard per i dischi ad alta definizione: il suo Hd-Dvd è stato battuto dal Blu-ray di Sony, ma la casa non ha incassato la sconfitta e ha realizzato una tecnologia che permette di migliorare la qualità dei normali Dvd per portarla (quasi) al livello dell'alta definzione. Una soluzione, battezzata Upscaling, già annunciata all'Ifa di Berlino e che ha il vantaggio di mantenere attuale la propria collezione di Dvd. Toshiba, che sta per introdurre nuovi modelli di notebook, non pare però intenzionata a introdurre la tecnologia rivale Blu-ray con appositi lettori, come stanno facendo i concorrenti. Ma sta comunque monitorizzando il mercato, così ha infatti detto al Sole24Ore.com Hidejiro Shimomitsu, responsabile mondiale per il business dei personal computer della multinazionale nipponica. «Non abbiamo piani per l'introduzione del Blu-ray, ma seguiremo quello che il mercato chiede».